Esperienze di vita che s’incontrano al Lyceé de la Mode Les Côteaux di Cannes
“Suturare” vuole dire avvicinare due lembi di una ferita per far si che si rimargini, come pure due lembi di un tessuto per far si che una cucitura sia salda. L’Anemone, fiore del vento è l’espressione simbolica di sutura in questo progetto ricco di significato che ha portato alla luce l’estrema sensibilità dei giovani delle tre classi moda-abbigliamento Les Côteaux. Il 23 Settembre 2020, nel primo di una serie di incontri, gli studenti hanno condiviso pensieri e riflessioni di speranza con le ospiti Catherine Bertrand e Caroline Mondine, sopravvissute agli attentati di Parigi e Nizza.
Un progetto messaggio di pace, il cui portavoce è il foulard dell’Anemone DAPHNÉ creato in ricordo delle vittime dell’attentato di Nizza, per accorciare le distanze, coinvolgendo gli studenti e le professoresse del Les Côteaux che, attraverso la loro competenza li guideranno nella realizzazione di creazioni moda. Nato in collaborazione con l’AfVT (Associazione francese delle Vittime del Terrorismo), in memoria di Valeria Solesin (vittima italiana dell’attentato del Bataclan), grande emozione ha suscitato il momento di lettura dello scritto di Raffaella Ranise che ha portato il messaggio di gratitudine della mamma di Valeria, elogiando lo spirito di unione tra due Paesi per un futuro migliore.
Couture-suture ha l’obiettivo di dimostrare che l’impegno contro il terrorismo è transculturale e può essere promosso anche attraverso il lavoro artigiano e la pratica professionale etica come quella sostenuta da DAPHNÉ Sanremo.
Delicati anemoni blu, bianchi e rossi, circondati da 86 farfalle, come le tante anime spezzate il 14 luglio 2016. L’anemone è il fiore del vento ed è stato scelto in questo Foulard per portare un messaggio di pace il più lontano possibile.
Dopo aver offerto un esemplare di foulard al Comune e alla Cattedrale di Nizza, Barbara Borsotto rappresentante della Maison DAPHNÉ ha riflettuto, con Laurence Navalesi Assessore alle politiche transfrontaliere e Martine Ouaknine, assistente di Christian Estrosi e delegata per l’assistenza alle vittime e alla memoria. “Abbiamo deciso di non limitarci a offrire un foulard per ogni rappresentante dei culti religiosi della Città, come segno di unità” presto verranno quindi consegnati otto foulard alle classi Coteaux che, guidati da Céline Vallé-Farina direttrice delegata della formazione professionale e responsabile del progetto, saranno responsabili dell’orlatura dei foulard. “Un progetto che proseguirà tutto l’anno e si concluderà con una sfilata” dice Delphine Allenbach, docente di storia, insieme a Chantal Anglade, che insegna francese.
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