Il Museo DAPHNÉ Sanremo, racconta la nascita del Made in Italy al Palazzo delle Esposizioni di Lucca
La mostra che celebra le origini del Made in Italy inaugura il 10 settembre a Lucca presso il Palazzo delle Esposizioni, un’attesissima seconda tappa della mostra itinerante che porta in mostra anche il grande contributo al Made in Italy nato nella Riviera di Ponente, palcoscenico del primo “Festval della Moda Italiana” che vide la nascita della figura dei buyer.
L’exhibition è organizzata da Fondazione Banca del Monte di Lucca, Regione Toscana, Cna Federmoda e un comitato scientifico d’eccezione coordinato da Sabrina Mattei con docenti e figure professionali dal campo accademico a quello imprenditoriale: la prof.ssa Beatrice Romiti (Scienze della Moda e del Costume – Università La Sapienza di Roma), la prof.ssa Madeleine Kaplan (Resident Director – FIT in Florence – State University of New York), il prof. Romano P. Coppini (Facoltà di Scienze Politiche – Università di Pisa), la prof.ssa Letizia Pagliai (Dipartimento Management dell’Università di Torino), il dott. Guido Andrea Pautasso (Archivio Thayaht e RAM), il prof. Andrea Giuntini (Facoltà di Economia – Università di Modena e Reggio Emilia ), Carlo Fontana (direttore Testate regionali RAI), il dott. Antonio Franceschini (Responsabile nazionale CNA – Federmoda), la dott.ssa Barbara Borsotto (Creative Director Atelier Daphne Sanremo).
Il Casinò Municipale di Sanremo è il palcoscenico dei primi “Gala della Moda” (1937) fino al “Festival della Moda Italiana” nel 1950 il primo in Italia in cui si presentano abiti e accessori Made in Italy ai Buyer internazionali. In esposizione quattro abiti storici dall’archivio aziendale del Museo DAPHNÉ della moda e del profumo di Sanremo, ospitati nel salone che ricorda le atmosfere Casinò di Sanremo.
Per l’occasione DAPHNÉ Sanremo, ha creato una fragranza che ricorda la moda italiana degli anni ‘50, un connubio tra il lusso dell’alta moda e il profumo dal cuore floreale intenso e vivace che trasporterà i sensi dei visitatori proprio in quegli anni di miracolo economico.
Alla seconfa tappa dell’espozione è legata anche la presentazione del catalogo, edito da Franche tirature, tra i vari autori, un capitolo è curato dalla Maison Sanremese, ad opera di Monica e Barbara Borsotto, sarà possibile scoprire come la moda, cardine dello sviluppo turistico della Riviera di Ponente sin dal 1900, sviluppa il concetto di Alta Moda già dagli anni ‘30 con le prime sfilate tenutesi nel 1937 e nel 1950 al Casinò Municipale di Sanremo grazie all’intraprendenza delle sartorie Italiane che forti dello stile unico e originale riescono ad emergere, con non poche difficoltà, sull’affermata moda francese dell’epoca. Un racconto legato dal fil rouge del mestiere di sartoria e del giornalismo di moda che personaggi come Irene Brin hanno contribuito a difendere e diffondere in tutto il mondo sin dalla prima sfilata sanremese chiamata “Galà delle Moda Italiana”.
Un punto di vista originale che ha aperto collezioni pubbliche e private non solo toscane e fiorentine, ma anche provenienti dal nord e sud Italia. È il frutto di una rete di collaborazioni, che con grande generosità ha supportato il progetto, certificando la scientificità delle scelte e suggerendo importanti chiavi di lettura. La mostra è basata su una serie di masterpiece di moda italiana, tra i molti contributi di archivi privati e pubblici ci sono la scarpa Kimo in gentile prestito dalla Fondazione Ferragamo e un tubino di camoscio firmato Emilio Schuberth.
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